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Il ghepardo (Acinonyx jubatus Schreber 1775) è un mammifero carnivoro della famiglia dei Felidi. È l'unica specie

File:Ghepardo 004-3.jpg

vivente del genere Acinonyx.

Un tempo diffuso in gran parte dell'Africa e dell'Asia, attualmente questo animale vive in popolazioni poco numerose e frammentate, spesso minacciate dalla pressione demografica della popolazione circostante. Pur essendo chiaramente un felide, come gatti e leoni, il ghepardo presenta numerosi tratti morfologici e comportamentali suoi che lo rendono uno dei membri più specializzati della famiglia.

In particolare, i ghepardi hanno alcuni tratti che li rendono simili ai canidi: basti pensare alle lunghe zampe, con estremità strette e cilindriche ed unghie solo parzialmente retrattili, piuttosto che brevi e compatte e munite di artigli retrattili ed affilati come nella maggior parte degli altri felidi. Zampe del genere sono adatte ad uno stile di caccia basato sull'inseguimento di prede veloci e leggere. Anche il comportamento parzialmente sociale che possono mostrare questi animali (in particolare i maschi) si scosta da quelle che sono le abitudini solitarie della maggior parte delle specie di felidi. Questo animale è universalmente noto per la sua eccezionale velocità: è infatti in grado di raggiungere una velocità che oscilla tra i 110 ed i 120 km/h, di gran lunga la più elevata in assoluto fra gli animali terrestri. Tuttavia, l'animale è in grado di mantenere tale prodigiosa velocità solo per brevi distanze, poiché non è molto resistente. Oltre che nella velocità, il ghepardo è fenomenale anche nello scatto: è in grado di raggiungere i 100 km/h da fermo in circa tre secondi, un tempo invidiabile perfino per la maggioranza delle supercar. Il record cronometrato di velocità è di 115,2 km/h, registrato su un esemplare che aveva percorso 640 metri in 20 secondi.

Il ghepardo, un tempo diffuso in un areale vastissimo che ricopriva gran parte del continente africano e buona parte di quello asiatico, ha subito una drastica riduzione numerica nel corso del XIX secolo, accompagnata (e per certi versi favorita) da una riduzione del proprio spazio vitale a causa della caccia e della distruzione dell'habitat. Oggi il ghepardo sopravvive solo in aree protette o poco antropizzate: se a ciò si aggiungono la naturale rarità di questi animali ed i problemi riproduttivi legati alla scarsa variabilità genetica, il futuro per la specie si prospetta abbastanza incerto.

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